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Poesia di intrecci

Ph © Nathalie Seiller Dejean

È uno spiccato talento per il disegno a portare Nathalie Seiller Dejean prima a laurearsi all’École Nationale Supérieure Des Beaux-Arts di Parigi e, poi, a lavorare come illustratrice per le Monde e altri giornali.

Ph © Noelle Hoeppe

A cambiare il suo destino creativo sono un paio di scarpe, dipinte per un’amica. Le nota infatti, per caso, un celebre negozio parigino, che le chiede di collaborare. Da quel momento Dejean inizia a fantasticare intorno all’idea di accessori distintivi e, rielaborando pizzi e materiali preziosi del passato ritrovati ai mercatini, crea gioielli e accessori per capelli che incantano stilisti e gallerie d’arte.

Ph © Nathalie Seiller Dejean

Il punto di svolta più poetico arriva però con la Svizzera, una ventina d’anni fa, dove la vita la porta; qui la sua passione per le passamanerie di fine Ottocento incontra il mondo della paglia.

Ph © Nathalie Seiller Dejean

«Sono stata in tutti i cantoni svizzeri e nei loro mercati alla ricerca di queste meraviglie – spiega Seiller Dejean, che ispirata dalla natura “ritrovata” taglia e modella a mano la paglia grezza o già intrecciata, per trasformarla in sognanti tiare dal fascino agreste ricchissime di dettagli. «Il frumento, simbolo di prosperità universale, è parimenti celebrato nella storia da re e contadini: non a caso la dea della terra Cerere è rappresentata proprio con una corona di grano».

Ph © Nathalie Seiller Dejean

A rendere ancora più luminosi questi gioielli di sapore antico ma di leggerezza contemporanea, i bagliori dorati ottenuti dalla tintura al tè: tutta naturale, fatta in modo del tutto homemade dalla stessa artista.